Metotrexate (metotrexato o methotrexate)

Attenzione: le informazioni riportate non sostituiscono le singole schede tecniche e foglietti informativi dei farmaci. Per ogni ulteriore approfondimento è bene sempre consultare il proprio medico specialista curante.

Che cos’è?

E’ un farmaco antineoplastico, antireumatico e immunosoppressore.

Quando viene utilizzato?

È utilizzato, a differenti dosaggi, nel trattamento di varie condizioni, da alcune forme tumorali alla gravidanza ectopica, dall’artrite reumatoide alla psoriasi. In particolare, è indicato nei pazienti affetti da psoriasi moderata-grave e da artrite psoriasica.

Come si assume?

Nel trattamento della psoriasi e deIl’artrite psoriasica, il metotrexate è assunto, in genere, per via orale, sottocutanea o intramuscolare a bassi dosaggi.

Come agisce?

Il metotrexate è un antagonista dell’acido folico, una vitamina necessaria per la sintesi del DNA e la moltiplicazione delle cellule. Tuttavia, il meccanismo d’azione del metotrexate nella psoriasi non sembra connesso con tale attività d’inibizione bensì con una azione sulla via JAK/STAT che gioca un ruolo cruciale nei processi infiammatori.

Con che frequenza va assunto e per quanto tempo?

Il metotrexate nel trattamento della psoriasi e dell’artrite psoriasica viene somministrato una volta alla settimana.

La dose iniziale per il trattamento della psoriasi e dell’artrite psoriasica è variabile da 10 mg a 25 mg in un’unica somministrazione una volta alla settimana. Può essere assunto per via iniettiva in siringhe pre-riempite o per via orale come compresse da 2,5 mg il cui numero in unica somministrazione dipende dal dosaggio richiesto. In genere, si consiglia di assumere acido folico a distanza di 24-48 ore dalla somministrazione di metotrexate, così da ridurre il rischio di comparsa di effetti indesiderati. Una risposta soddisfacente al trattamento si osserva in genere dopo 4-8 settimane. La risposta massimale si osserva in genere dopo 16-24 settimane. Dopo il raggiungimento dei risultati terapeutici desiderati, la dose di metotrexate può essere ridotta gradualmente fino a una dose personalizzata minima di mantenimento.

Dosaggio e frequenza
Dosaggio iniziale di metotrexate 10-25 mg Una volta alla settimana
Dosaggio di mantenimento di metotrexate Personalizzata su base individuale Una volta alla settimana
Supplementazione di folati 5 mg di acido folico Con modalità variabile da una volta alla settimana a distanza di 24-48 ore a trattamento giornaliero

Quali sono le principali avvertenze da considerare?

Le persone che assumono metotrexate devono essere attentamente seguite nel tempo per rilevare precocemente eventuali effetti indesiderati del farmaco.

Prima di iniziare il trattamento con metotrexate è importante che il medico raccolga un’accurata storia clinica relativa a patologie concomitanti e altri trattamenti in corso. In particolare, è importante considerare una storia di abuso di bevande alcoliche, problemi del fegato come l’epatite virale o la cirrosi, disturbi del sangue (ad esempio anemia) o del midollo osseo, infezioni ricorrenti, difetti immunologici, insufficienza renale, trattamenti radioterapici. E’ di fondamentale importanza escludere una gravidanza o l’allattamento e sapere se si sta pianificando una gravidanza o ci si deve sottoporre a vaccinazione con vaccini vivi.

Prima di iniziare la terapia, dopo un mese (talora anche più precocemente) e in seguito periodicamente (ogni tre-quattro mesi), è bene eseguire esami del sangue per valutare e monitorare l’emocromo con la formula leucocitaria, gli enzimi epatici, la funzione renale. Prima di iniziare la terapia è bene eseguire esami di screening per l’epatite B e C.

L’esposizione al sole non deve essere vietata. Il metotrexate è stato associato, in alcuni casi, al trattamento di fototerapia con UVB a banda stretta. Raramente, durante il trattamento con metotrexate si possono riacutizzare precedenti esiti cutanei da esposizione a radiazioni ionizzanti o intense a radiazioni ultraviolette (recall dermatitis).

A quali eventuali effetti indesiderati è importante prestare attenzione?

La reazione avversa più comune riguarda disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea. Tali quali disturbi possono essere limitati se l’assunzione di metotrexate avviene durante i pasti o la sera.. Il metotrexate può ridurre, soprattutto per dosaggi elevati e in soggetti predisposti, la conta di cellule del sangue causando anemia, leucopeniaa, neutropenia/trombocitopenia. Si possono anche presentare, raramente, ulcere del cavo orale, mal di testa, visione offuscata.

Ci sono problemi alla sospensione del farmaco?

Il metotrexate può essere assunto per lunghi periodi, e in generale la terapia continuativa con metotrexate può durare molti anni. Il trattamento con metotrexate deve essere sospeso in caso di comparsa di effetti indesiderati, come insorgenza di infezioni, o in caso di esecuzione di interventi chirurgici o contemporanea vaccinazione con vaccini contenenti virus vivi. Alla sospensione del farmaco si assiste di solito a una riaccensione della malattia.

Ci sono problemi per l’assunzione contemporanea di altri farmaci?

Si possono verificare problemi in caso di contemporanea assunzione del metotrexate con le seguenti terapie:

  • Leflunomide, alcuni chemioterapici come gli agenti citostatici, alcuni antibiotici come il cloramfenicolo: possono aumentare la tossicità midollare
  • Ciclosporina, probenecid, fenilbutazone, farmaci antiinfiammatori non steroidei (FANS) come i salicilati, alcuni antibiotici come i sulfamidici, o la penicillina: possono ridurre o inibire l’eliminazione renale del farmaco aumentandone la concentrazione nel plasma
  • Leflunomide, azatioprina, retinoidi, sulfasalazina, tetracicline, alcool: possono aumentare la tossicità epatica
  • Barbiturici, salicilati, alcuni sulfamidici, acido para-amino-benzoico (PABA), fenilbutazone, fenitoina, alcuni antibiotici come le penicilline, le tetracicline, il cloramfenicolo: possono comportare lo spiazzamento del metotrexate dal legame con le proteine plasmatiche, aumentandone la concentrazione nel plasma
  • Antibiotici aminoglicosidi e antibiotici orali come le tetracicline, il cloramfenicolo, gli antibiotici gastrointestinali non riassorbibili: possono ridurre l’assorbimento intestinale di metotrexate

 

DONNE IN ETA’ FERTILE

Se sono in età fertile e inizio la terapia con metotrexate devo avere qualche precauzione?

Prima di iniziare la terapia le donne in età fertile devono essere informate sui rischi di danni al feto associati all’utilizzo del metotrexate e deve essere esclusa la presenza di una gravidanza. Devono inoltre essere fornite informazioni sulla prevenzione e la pianificazione delle gravidanze. Se uno dei due partner è in trattamento con il farmaco, la gravidanza va evitata.

Se assumo il farmaco posso avere problemi di fertilità?

Il metotrexate influisce sull’oogenesi e può ridurre la fertilità. Nelle donne sono state segnalate disfunzione mestruale e amenorrea. Nella maggior parte dei casi, questi effetti sembrano essere reversibili dopo la sospensione della terapia.

Per quanto tempo rimane il farmaco nel mio corpo?

Generalmente il metotrexate viene eliminato entro una settimana dall’ultima assunzione. Tuttavia, il tempo necessario per eliminare il farmaco dall’organismo può variare da persona a persona ed essere legato anche alla dose assunta. Inoltre alcuni farmaci o la presenza di condizioni cliniche particolari come una funzione renale ridotta possono rallentare l’eliminazione del metotrexate.

Devo interrompere l’assunzione di metotrexate se voglio avere un bambino?

Nel caso si desideri una gravidanza è importante consultare il medico di fiducia prima di interrompere l’assunzione del farmaco. Il medico valuterà i rischi della progressione della malattia rispetto ai rischi dell’assunzione del farmaco.

Attualmente sto assumendo il metotrexate ma desidero una gravidanza. Quanto tempo devo aspettare dalla conclusione del trattamento per iniziare una gravidanza?

L’intervallo di tempo ottimale tra la fine del trattamento di uno dei due partner e l’inizio di una gravidanza non è stato ancora stabilito con chiarezza. In merito a questo aspetto il sito internazionale MotherToBaby di OTIS (Organization of Teratology Information Specialists) segnala come da alcuni venga suggerita un’attesa da uno a tre mesi. D’altra parte documenti recenti che riassumono le caratteristiche del farmaco, sottolineano la necessità che in corso di terapia con metotrexate le pazienti evitino il concepimento e utilizzino metodi contraccettivi efficaci durante e per almeno 6 mesi dopo la conclusione del trattamento.

Mi sono accorta di essere incinta, devo interrompere l’assunzione di metotrexate?

Qualora la gravidanza dovesse verificarsi durante il trattamento o nei 6 mesi successivi alla sospensione, è necessario consultare il proprio medico di fiducia che valuterà i rischi della progressione della malattia, i rischi di danni fetali associati al trattamento, nonché l’esecuzione di esami ecografici per monitorare lo sviluppo fetale.

Se il farmaco è utilizzato in gravidanza quali sono i potenziali rischi per il feto?

Il metotrexate è controindicato in gravidanza in pazienti con psoriasi o artrite reumatoide; nel trattamento di malattie neoplastiche deve essere utilizzato solo se i potenziali benefici superano i rischi per il feto. Il farmaco attraversa la barriera placentare e il suo uso può interferire con lo sviluppo fetale e determinare aborto, malformazioni congenite, effetti tossici sull’embrione e morte fetale.

Se assumo metotrexate aumenta il rischio di aborto?

In generale l’aborto è un’evenienza relativamente comune in ogni gravidanza. Studi condotti su un limitato numero di casi hanno segnalato un aumento del rischio di aborto spontaneo. Documenti recenti segnalano l’insorgenza di aborti spontanei nel 40% circa delle donne in gravidanza esposte a bassi dosaggi di metotrexate (inferiore a 30 mg/settimana), a fronte di un tasso riportato del 20% circa in pazienti affette dalla medesima malattia trattate con farmaci diversi dal metotrexate.

Se assumo questo farmaco nel primo trimestre di gravidanza aumenta il rischio di danni al feto?

Ogni donna in gravidanza ha un rischio, all’incirca del 3-5%, che il bambino presenti una malformazione; tale rischio è definito “rischio di base” e riguarda tutte le donne in gravidanza. L’assunzione di metotrexate nel primo trimestre di gravidanza aumenta il rischio di anomalie congenite, tra cui malformazioni a carico della testa, del viso, degli arti e delle ossa del neonato. Inoltre sono stati descritti ritardo dello sviluppo e disabilità intellettiva. Per altre malformazioni, come quelle cardiache e le schisi orali, l’associazione con l’utilizzo del metotrexate richiede ulteriori conferme, così come la relazione tra difetti congeniti e tempi e dosi specifiche di utilizzo del farmaco.

Se assumo metotrexate nel secondo o nel terzo trimestre, che rischi ci possono essere per il bambino?

L’assunzione di metotrexate è sconsigliata anche dopo il primo trimestre. Nel secondo e nel terzo trimestre prosegue la crescita fetale e lo sviluppo di organi importanti come il cervello. L’utilizzo del farmaco è stato associato a un effetto tossico sul feto, ritardo di crescita intrauterina e a problemi di apprendimento nel bambino.

Se assumo metotrexate posso allattare?

Il metotrexate passa nel latte materno. Nonostante la quantità di farmaco riscontrata nel latte materno non sia elevata, esiste il rischio potenziale di gravi reazioni avverse nel lattante. A causa del suo effetto tossico e del possibile accumulo del farmaco nel neonato, in linea generale il metotrexate è controindicato nelle donne che allattano al seno.

Tuttavia, è bene sottolineare che alcuni esperti ritengono che l’assunzione settimanale di basse dosi di metotrexate, come ad esempio quelle usualmente utilizzate nel trattamento della psoriasi, abbia una bassa probabilità di determinare problemi al neonato allattato al seno.

Qualora si renda necessario utilizzare il metotrexate durante l’allattamento al seno, è importante consultare il medico di fiducia, che valuterà i rischi dell’assunzione del farmaco rispetto ai benefici del trattamento e dell’allattamento. Nel caso si decida, in accordo con la paziente, di proseguire con l’allattamento in corso di terapia con metotrexate a basso dosaggio, è consigliabile monitorare l’emocromo del lattante. Inoltre, in questi casi l’esposizione al farmaco può essere ridotta di circa il 40% interrompendo l’allattamento al seno per 24 ore dopo l’assunzione settimanale di metotrexate a basso dosaggio.

E se il farmaco è assunto dal partner?

Il metotrexate influisce sulla spermatogenesi e può causare oligospermia. Nella maggior parte dei casi, questi effetti sembrano essere reversibili dopo la sospensione della terapia. Non è noto se il farmaco sia presente nel liquido seminale. Alcuni studi sugli animali hanno mostrato che il metotrexate è genotossico, in grado cioè di danneggiare il patrimonio genetico cellulare, dunque il rischio di effetti genotossici sulle cellule spermatiche non può essere completamente escluso. L’evidenza clinica limitata non indica un aumento del rischio di malformazioni o di aborto spontaneo a seguito dell’esposizione paterna a metotrexate a bassi dosaggi (inferiore a 30 mg/settimana). Per dosi più elevate, non vi sono dati sufficienti per stimare i rischi di malformazioni o di aborto spontaneo a seguito dell’esposizione paterna.

L’intervallo di tempo ottimale tra la fine del trattamento di uno dei due partner e l’inizio di una gravidanza non è stato ancora stabilito con chiarezza. A titolo precauzionale, documenti recenti che riassumono le caratteristiche del farmaco, raccomandano ai pazienti di sesso maschile sessualmente attivi o alle loro partner di utilizzare metodi contraccettivi affidabili durante il trattamento con metotrexate e per almeno 6 mesi dopo la sua conclusione. In merito a questo aspetto il sito internazionale MotherToBaby di OTIS (Organization of Teratology Information Specialists) segnala come da alcuni venga raccomandata un’attesa di almeno tre mesi.

La donazione del liquido seminale durante la terapia con metotrexate e nei 6 mesi successivi alla sospensione va evitata.

 

Bibliografia

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Aggiornato il 04/01/2021